L'oro si presta particolarmente bene a questa lavorazione essendo molto duttile, per questa sua caratteristica spesso si lega con altri metalli come argento e rame che gli conferiscono maggiore durezza.
L’oro puro è inalterabile all’aria e non è attaccato né dagli alcali né dagli acidi, può essere sciolto solo in acqua regia o acqua di cloro e di bromo, questa caratteristiche lo rende il metallo prezioso per eccellenza, simbolo di resistenza al tempo e di eternità. Sempre per questa sua caratteristica è particolarmente indicato per indorare gli oggetti posti all’aria aperta: utilizzi classici sono su marmi e graniti, ma anche su metalli, pareti, terracotte e legno.
La foglia oro 23,75 carati, spesso chiamata colloquialmente anch’essa 24 carati, contiene circa il 98,95 % di Oro e 1,05 % di Argento.
La foglia 22 carati contiene il 91,6 % di Oro, è un colore giallo pieno, la più apprezzata per le dorature d’interni.
L’utilizzo più apprezzato e conosciuto della foglia oro fino rimane comunque l’applicazione a guazzo su opere d’arte, mobili e cornici pregiate. Con questa antica tecnica ancora oggi in uso tra i doratori professionisti, è possibile brunire l’oro, ovvero lucidare la doratura con un brunitoio in pietra d’agata, ottenendo una doratura perfetta, senza imperfezioni, lucida e brillante dando l’effetto di oro massiccio all’oggetto.
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Lo spessore della foglia si aggira intorno a 1/10 di micron o meno, essendo impossibile determinare lo spessore con strumenti d’uso comune, si utilizzano altri metri di misura. Il più comune è il peso di oro puro contenuto in 1000 fogli: in questo modo si saprà che parlando di una foglia 12 grammi per 1000 fogli ci riferirà ad una foglia più leggera rispetto al 16grammi o 32 grammi per 1000 fogli.
Ancora oggi la foglia oro viene utilizzata per impreziosire e stupire nei campi più vari: dagli arredi liturgici alle opere d'arte contemporanee, da opere architettoniche ad oggetti di design, oltre che naturalmente nel restauro di opere antiche.