Doratura a missione
La doratura a missione è la tecnica di doratura più utilizzata oggigiorno. La missione è semplicemente un collante leggero e studiato appositamente per permettere l’adesione della foglia oro o più genericamente dei metalli in foglia su un supporto, per questo spesso viene chiamata colla per foglia oro. Altri termini con cui si indica la missione sono: mistione, mordente o in inglese mixtion o in inglese americano size.
L’applicazione della foglia oro a missione è piuttosto semplice, ma richiede comunque un po’ di manualità e dimestichezza con la manipolazione del metallo in foglia e le varie fasi. Purtroppo, spesso questa tecnica viene semplicemente considerata come un incollaggio del metallo in foglia sul supporto, ma in realtà è un’arte, piuttosto antica. Questo approfondimento, redatto da Dorarte, si basa su esperienze di lungo corso e non vuole porsi come una serie di istruzioni, si presenta piuttosto come un compendio sulla procedura di utilizzo della tecnica di doratura a missione; essendo questa un’arte, come già detto, è possibile trovare una propria via e sviluppare proprie tecniche personali per ottenere i più svariati effetti: questo è il bello della doratura.
Prima di iniziare: i fondamentali della tecnica della doratura a missione
Ci sono moltissimi tipi di missioni sul mercato, alcune promettono applicazioni in 10 minuti, a scapito del risultato finale, altre promettono dorature lucidissime, ma creano diversi problemi con applicazione superficiale di altri prodotti come protettivi o patinature. Noi proponiamo missioni adatte a un metodo di applicazione classico, che si basa sui seguenti punti:
- Per una buona doratura a missione è di fondamentale importanza la preparazione del fondo, questo deve essere perfetto: ogni piccola imperfezione sarà rilevata dalla foglia oro. Se il fondo è lucido, la doratura sarà lucida.
- Prestare molta attenzione ad utilizzare vernici poliuretaniche come fondo: nonostante risultino molto lucide e siano ottime finiture, spesso creano moltissimi problemi di adesione a tutte le missioni. Effettuare sempre dei test.
- Lo strato di missione deve essere più leggero possibile. Se il fondo è stato preparato bene, la missione può essere diluita molto, prima dell’applicazione; in questo caso non andrà a creare strati spessi, in cui il solvente verrà intrappolato sotto la foglia e farà fatica ad evaporare.
- Il metallo in foglia, che sia foglia oro, argento, rame o altro, va sempre applicato quando la missione non è più "bagnata", deve essere asciutta e deve “cantare”, come si dice in gergo: "deve fare il tac”.
- Avere sempre molta pazienza: attendere anche qualche giorno tra un passaggio e l’altro, in modo da lasciare asciugare sempre tutti gli strati, dal fondo, alla missione, fino al protettivo in modo naturale. Si sconsiglia di riscaldare artificialmente con getti d'aria calda o passaggi in forno, questi potrebbero far seccare troppo velocemente gli strati creando screpolature.
La Preparazione del fondo
Un determinato tipo di superficie esige prodotti e trattamenti particolari, di seguito si illustrano le situazioni più tipiche.
Superfici porose: doratura a missione su legno
Le superfici quali legno, ceramica biscotto, terracotta, cartapesta, vanno adeguatamente sgrossate, levigate e carteggiate per rendere la superficie più omogenea possibile.
In seguito applicare alcune mani di fondo uso gesso (bolo acrilico all’acqua o fondo nitro carteggiabile): questo passaggio inizierà a riempire i pori e preparare un fondo omogeneo del colore del gesso. Carteggiare bene.
In seguito si consiglia un passaggio ulteriore con almeno 2/3 mani di bolo acrilico sintetico diluito, del colore desiderato.
Il bolo acrilico è un fondo molto morbido, lavorabile e carteggiabile che dopo qualche mano permette di ottenere un fondo liscio e omogeneo. Di simile utilizzo, ma a base nitro, è possibile utilizzare il fondo nitro carteggiabile.
In caso si sia preparato un fondo molto spesso, è possibile ripassare gli intagli dell’oggetto con i raschietti per gesso, per ravvivare gli spigoli e gli intagli della superficie.
Carteggiare, con mano leggera, con carta vetrata sempre più fine, fino ad ottenere una superficie liscia e morbida al tatto; è possibile utilizzare anche la lana d’acciaio 4/0.
Attenzione: ogni imperfezione visibile e riscontrabile a questo punto sarà rilevata dalla foglia oro dopo l’applicazione.
A questo punto applicare 2/3 mani di isolante turapori, all’acqua, all’alcool o alla gommalacca: si renderà la superficie lucida, brillante e non assorbente, in questo modo la missione potrà essere molto leggera. Procedere con l’applicazione della missione all’acqua o missione ad olio
Superfici metalliche: doratura su ferro e altri metalli
Questo tipo di superfici devono essere sempre accuratamente lavate e sgrassate con appositi diluenti e sgrassanti.
In caso di ottone, bronzo ed altri materiali non ferrosi non particolarmente assorbenti o porosi si può applicare direttamente la missione all’alcool MXAL o missione ad olio.
Per metalli o leghe come alluminio, materiali di fusione molto porosi oppure in caso di superfici ferrose (in questo caso porre molta attenzione allo sgrassaggio ed eliminare preventivamente qualsiasi traccia di ossidazione e ruggine), consigliamo di applicare un primer quale il fondo antiruggine sintetico per metalli. Stendere puro o diluito dalle due alle tre mani e carteggiare fino a rendere la superficie liscia senza imperfezioni.
A fine carteggiatura, utilizzare con mano molto leggera la lana d’acciaio 4/0 per ottenere una superficie lucida e brillante.
Superfici cristalline: doratura su vetro
Con questo intendiamo vetro, ceramica, metalli preventivamente verniciati a polvere, pannelli di legno laminati con materiali non assorbenti.
Procedere con una buona pulitura e un’attenta asciugatura della superficie. In questi casi non è necessaria alcuna preparazione preventiva prima dell’applicazione della missione all’acqua per vetro, già pronta all’uso.
Per le materie plastiche prestare sempre molta attenzione, è necessario effettuare dei test, perché ogni mescola ha delle proprietà differenti.
Supporti porosi in esterno: doratura su pietra
Innanzi tutto è necessario, dopo aver accuratamente pulito la superficie da dorare, applicare una prima mano di impermeabilizzante adatto, che inizi ad impregnare la superficie e chiudere i pori del materiale Dopo che il turapori è perfettamente asciutto (occorrono alcune ore), si applichi uno strato di fondo riempitivo colorato. Si consiglia di usare il fondo riempitivo all’acqua come il Bolo acrilico sintetico, steso a pennello oppure a spruzzo, almeno 2 o 3 mani. Lasciare asciugare perfettamente per diverse ore o giorni.
Procedere ad una leggera carteggiatura per uniformare la superficie e togliere eventuali imperfezioni.
Di seguito, stendere un secondo mano di impermeabilizzante a pennello oppure a spruzzo.
Procedere con l’applicazione della missione extra forte igroindurente.
Il colore del fondo per doratura
Il colore del fondo influenza molto l’effetto finale della doratura.
Il colore rosso rende brillante la foglia oro, e viene utilizzato sotto la foglia di oro fino o oro imitazione. Si usa molto spesso anticare e far riemergere il colore rosso per creare un senso di antico.
Il colore giallo viene usato di solito sulle superfici molto intagliate per nascondere eventuali rotture della foglia oro che possano verificarsi durante il processo di posa.
Il colore nero rende brillante la foglia argento, aumentandone il contrasto e i riflessi della luce. Mentre sotto alla foglia rame, a volte, viene usato il verde per aumentarne il contrasto e il riflesso.
Applicazione della missione per doratura
Doratura a missione all’acqua
Solitamente è una tecnica utilizzata su legno, ceramica, terracotta, gesso, tela, carta. È sicuramente la missione più utilizzata, molto versatile e molto diffusa, per questo si trovano sul mercato prodotti di tutte le qualità. La missione all’acqua MXH è senza addensanti ed è pensata per l’ambito professionale, ma, per la sua facilità di utilizzo, è ottima come missione per la doratura fai da te. Se il fondo è preparato a regola d’arte, lavora molto bene con lunghe diluizioni. Applicabile a pennello o a spruzzo. Finestra di applicazione della foglia da 1 ora a oltre 12 ore.
Doratura a missione all’alcool
La missione all’alcool MXAL è un prodotto acrilico ideale per applicazione su metallo e superfici meno assorbenti. Applicabile a spruzzo o a pennello. Non utilizzare mai alcool per la diluizione, ma apposito diluente ALCAL. Finestra di lavoro per applicazione metallo in foglia: da 1 ora a 12 ore.
Doratura su vetro
Missione pensata e studiata appositamente per l’applicazione su vetro in cui la doratura si debba vedere in trasparenza è la missione MXHV all’acqua per vetro. Pronta uso: non diluire. Attendere da 1 ora fino a oltre 12 ore prima dell’applicazione della foglia oro. Per lavori in trasparenza su vetro attendere minimo 6 ore prima di applicare la foglia.
La missione ad olio
La missione ad olio è la più classica delle missioni, chiamata anche missione a vernice. Di lenta asciugatura, permette di ottenere dorature molto brillanti. Utilizzata principalmente con metalli preziosi, foglia oro e foglia argento fino. Diluire con essenza di trementina o ragia minerale. Tempi di attesa prima dell’applicazione della foglia oro: missione a 3 ore: dalle 2 fino alle 4 ore. Missione a 12 ore: 10 ore e più.
La doratura in esterno
Si consiglia una missione resistente come la Missione extra forte igroindurente: ottima per l’esterno, su pietra e metalli, questa risulta talmente forte che spesso si evita la protezione quando si applica l’oro fino, applicabile a pennello. Applicare la foglia da 1 a 6 ore dopo la stesura. Attendere qualche giorno prima di procedere con qualsiasi sovraverniciatura.
Tipicamente per la doratura in esterno su pietra, marmi, metalli viene utilizzata foglia oro fino per la sua caratteristica di inossidabilità, laddove l’oro imitazione ossiderebbe dopo poco tempo. Inoltre si consiglia l’utilizzo della foglia decalco, che permette di maneggiare senza problemi la foglia anche in condizioni solitamente avverse come quelle al di fuori di un laboratorio.
I tempi di asciugatura della missione: temperatura, umidità, assorbimento
Attenzione, per ogni tipo di missione è necessario che passi un certo intervallo di tempo tra l’applicazione della missione e quella della foglia di metallo. La missione è pronta per ricevere la foglia solo quando non è più bagnata, dovrà fare il “tac”.
È possibile effettuare una prova empirica: toccare leggermente con un’unghia la superficie, togliendola si sentirà un leggerissimo schiocco, si dice che la missione “canta”, significa che è pronta. Attenzione: effettuare la prova in un piccolo angolo nascosta, la missione perde il potere adesivo dove viene toccata
Alcune etichettature promettono missioni pronte in pochi minuti: in effetti è possibile applicare la foglia dopo questo breve intervallo di tempo ma è possibile affermare che in questo caso il lavoro non sarà sicuramente eseguito a regola d’arte. L’applicazione di un materiale coprente come la foglia di metallo blocca l’evaporazione della componente liquida della colla, non permettendo che l’adesivo raggiunga la giusta consistenza. In questo caso, noterete che la foglia aderirà in modo non uniforme al supporto o addirittura si solleverà quando si applicherà la vernice di protezione. Addirittura, se si dovesse toccare con un dito, la foglia si muoverà, in gergo la foglia “cammina”. Nel caso in cui, poi, la missione contenga molti addensanti, asciugherà molto presto, ma la doratura presenterà aloni, opacità e si vedranno le pennellate.
Non esistono tempi di attesa universali, questi cambiano dal grado di assorbenza del fondo, dalla temperatura e dall’umidità dell’ambiente. La missione deve asciugare lentamente e naturalmente. L’osservazione empirica è l’unico metodo per capire l’esatto momento in cui applicare la foglia. L’esperienza sicuramente vi porterà ad ottenere il miglior risultato. Diluizione e tempi di attesa possono variare in modo notevole da luogo a luogo e a seconda della stagione.
Mentre per le missioni acriliche (missione all’acqua, missione per vetro, missione all’alcool) si ha ampio margine di utilizzo, per quanto riguarda le missioni a base olio MX3H ed MX12H, sarebbe necessaria una certa dose di esperienza. Infatti le diciture 3 ore e 12 ore danno il tempo indicativo che bisogna attendere prima di applicare la foglia e la finestra temporale di utilizzo è abbastanza limitata, per cui è necessario procedere immediatamente alla doratura.
Posa della foglia
Posa dei metalli non preziosi in foglia
Si consiglia di non toccare mai la foglia con le mani, questo perché il grasso dell’epidermide o l’acidità del sudore potrebbero rilasciare macchie sulla foglia, che magari rinvengono dopo tempo dall’applicazione.
Foglia oro imitazione, foglia argento imitazione, foglia rame e foglia variegata si possono maneggiare indossando dei guanti in lattice o cotone.
Per le superfici piane si consiglia di utilizzare la foglia libera stesa 16 x 16 oppure i libretti di foglia libera o decalco: questi formati sono molto utili per ottimizzare la copertura delle superfici. Si applica semplicemente posando la foglia sulla superficie preparata con fondo e missione, premendo leggermente.
Sempre per superfici piane o eseguire filetti è possibile utilizzare la foglia in rotolo. Si applica svolgendo piano piano e premendo sulla carta posteriore alla foglia. Per grandi superfici può essere più agevole effettuare il lavoro in due persone.
Per superfici intagliate, piccoli particolari e rilievi, si consiglia di usare la foglia in schabin, tamisè o abburstig coprendo abbondantemente l’intera superficie.
Una volta posata la foglia, utilizzare un pennello a battere, picchiettando per far ben aderire la foglia e penetrare negli intagli. Attendere qualche ora per la completa asciugatura in profondità della missione, in seguito usare il pennello a battere come una spazzola, o del cotone da doratori in modo leggero e continuo: le piccole pieghe verranno appianate e la foglia in eccesso verrà eliminata dallo sfregamento del pennello. Attenzione: in questo momento la superficie deve essere asciutta, se la superficie dopo la posa della foglia risulta umida o appiccicosa, significa che non si è atteso il giusto tempo per l’applicazione della foglia. Prima della lucidatura attendere che la superficie sia asciutta per evitare aloni di opaco, striature o, peggio, togliere la foglia con lo sfregamento.
Posa della foglia oro e della foglia argento
Per la loro delicatezza e leggerezza, i metalli preziosi in foglia come l’oro o l’argento liberi si maneggiano solo con la pennellessa da doratori, come nella tecnica della doratura a guazzo.
Nel caso della foglia decalco, l’applicazione è molto semplice: si sfila dal libretto l’intero foglio di carta su cui è posata la foglia di metallo senza mai toccare quest’ultima. Si gira la foglia sulla superficie e si strofina leggermente sul foglio di carta per far aderire bene il metallo, come fosse un trasferello.
Per la movimentazione della foglia libera, ci vuole un po’ più accortezza, di seguito se ne descrive uno dei metodi.
Aprire delicatamente il libretto, facendo attenzione a non creare la minima corrente d’aria e a non fare movimenti bruschi ed improvvisi, per evitare che la foglia si accartocci oppure si pieghi.
Posare il coltello per doratura a foglia a circa 1 cm dal bordo e soffiare leggermente in modo che la parte libera della foglia si ripieghi sulla lama del coltello.
Molto delicatamente spostate la foglia dal libretto al cuscino per doratura; la foglia deve essere ben stesa, in caso contrario, tenendo fermo un lembo di foglia con il coltello, soffiare con molta delicatezza fino a che la foglia non si stenda completamente.
Con movimento netto e deciso, procedere al taglio della foglia della misura desiderata
Spennellare leggermente la pennellessa in vaio tra i capelli o sul dorso della mano in modo da caricarla elettrostaticamente; appoggiare la pennellessa di piatto sul frammento di foglia oro, che aderirà al pelo.
Spostate la foglia oro ed adagiatela sul pezzo da dorare, la foglia aderirà perfettamente alla sottostante forma dell’oggetto da dorare.
Utilizzare infine un bombasino, un pennello a battere morbido o la stessa pennellessa in vaio per far aderire la foglia picchiettando leggermente: i metalli preziosi sono più leggeri dei metalli non preziosi e aderiranno con più facilità.
Protezione della doratura
Una volta posata la foglia, è di estrema importanza che si attenda qualche tempo perché la superficie asciughi bene in profondità, da qualche ora fino a diversi giorni.
Molto spesso se la foglia oro fino è stata posata su oggetti da esposizione non necessiterà di protezione e si può lasciare la doratura al naturale. Se invece si tratta di un oggetto sottoposto a sfregamenti e usura è consigliabile una protezione.
È possibile non proteggere anche la foglia oro imitazione, il rame o l’argento puro, questa risulterà più brillante, naturale e riflettente, ma, in questo caso, bisogna essere consapevoli che ci sarà un rischio di ossidazione della superficie in futuro. La vernice protettiva per la foglia oro va selezionata a seconda delle esigenze, dell’oggetto e del luogo dove andrà posto.
Si potrà scegliere una vernice protettiva leggera che protegga principalmente dall’ossidazione come la vernice lucida all’alcool FINAL o la vernice mecca incolore o le mecche colorate, queste nel caso di cornici, oggetti da esposizione, quadri ecc…
Nel caso si necessiti di una protezione maggiore dall’usura si consiglia la vernice nitro e le vernici a base di gommalacca decerata e naturale. Per protezioni ancora più resistenti si consigliano vernici particolarmente dure, adatte anche all’esterno, come la vernice protettiva extra-forte igroindurente o il bicomponente lucido forte.
Consigliamo di effettuare eventuali patinature solo in seguito alla protezione.
Attenzione: con la doratura a missione non è possibile procedere alla lucidatura con la pietra d’agata, per questa tecnica si faccia riferimento alla scheda della doratura a guazzo.